Covid e vacanze: che fare? Alcuni consigli pratici.

E’ un dato di fatto. La variante Omicron del Covid si sta diffondendo a macchia d’olio e rischia di rovinare le nostre vacanze estive. Che fare se prima della nostra partenza compaio i sintomi della malattia e devo cancellare le vacanze? Questo articolo fornisce consigli pratici e identifica gli articoli del Codice Civile di riferimento a tutela del Consumatore.

In questi giorni stiamo assistendo ad un comportamento particolare per una epidemia virale: l’aumento dei contagi nel periodo estivo.

Negli anni passati, l’influenza stagionale, che è sempre dovuta ad un Coronavirus, cugino del Covid-19, non si manifestava in forma endemica nei mesi estivi perché questi virus si diffondevano con la riduzione delle temperature e l’aumento dell’umidità temperature tipiche dell’autunno e dell’inverno.

Oggi, assistiamo al fatto che durante l’estate, nel bel mezzo delle nostre vacanze, il Covid si sta diffondendo a macchia d’olio.

Questo è verosimilmente dovuto alle mutazioni del Virus ed al fatto che non esistono più delle misure obbligatorie di protezione quali distanziamento e mascherine che, sebbene non garantiscano di evitare al 100% i contagi, impediscono di far fare al Virus il suo mestiere: vivere a procreare passando da una persona all’altra per via aerea o per contatto.

Dimenticando i ragionamenti scientifici ed epidemiologici, rimane il fatto che molti di noi si pongono il problema di come comportarsi se si manifestano i sintomi del Covid e devono partire per le vacanze. Magari da tempo programmate e prenotate.

Domande come: ho il mal di gola ed il raffreddore: che cosa devo fare? Ho il Covid è un semplice raffreddamento magari dovuto a sbalzo termico (esempio: aria condizionata). A tal proposito è opportuno ricordare che è possibile reinfettarsi con una nuova variante di Covid anche dopo pochi mesi da un pregresso contagio e che il vaccino non garantisce l’immunità alla infezione.

Di fatto, la sottovarietà Omicron presenta sintomi che durano alcuni giorni quali: mal di gola, raffreddore, febbre (che può essere appena accennata siano a valori più elevati nei primi giorni di malattia), astenia, dolori osteo-articolari e muscolari diffusi. Per nostra fortuna, come ci indicano i dati epidemiologici, negli individui sani ed in buona salute, la variante Omicron causa raramente sintomi severi, quali polmoniti con insufficienza respiratoria, che invece sono, ahimè, ancora presenti negli individui fragili come gli anziani o con importanti patologie pregresse.

Una domanda sorge spontanea: per evitare di contagiare altre Persone, magari anziani e fragili che abbiamo deciso di andare a trovare durante le ferie o che passeranno con noi questo periodo di riposo, come mi devo comportare?

Ad oggi abbiamo una sola soluzione: fare il tampone.

Sappiamo bene che tale analisi non è sensibile e specifica al 100% per il Covid. Esistono infatti molti falsi positivi (il test è positivo ma non si ha il Covid ma un altro Coronavirus) e molti falsi negativi (il test è negativo ma il Covid è presente).

A questo punto della narrazione la domanda logicamente conseguente da porsi è: come devo comportarmi se risulto sintomatico e/o positivo ed ho prenotato la vacanza?

Purtroppo, la risposta è una sola: sarebbe auspicabile rimandare la vacanza.

Questo non solo per non trasmettere ad altri il Virus ma anche per proteggere noi stessi. Immaginiamo, infatti, di essere in un altro stato ed in un posto sperduto e di avere la malaugurata necessità di cure specifiche o di essere sottoposti a regolamenti sanitari diversi dal nostro. Potremo vivere momenti non certo piacevoli.

Finalmente una buona notizia. Nel caso si debba rinviare la vacanza prenotata da tempo il malcapitato HA IL DIRITTO DI ESSERE RIMBORSATO. Infatti, le associazioni di tutela dei consumatori (es Codacons) hanno pubblicato nei loro siti utili vademecum per chi si trovasse in questa spiacevole situazione. E’ un preciso diritto, riportato nel Codice Civile (Art 1256 e 1463), che, se per impossibilità di causa maggiore documentate (nel nostro caso da un referto medico-laboratoristico), una persona deve cancellare una prenotazione il fornitore deve OBBLIGATORIAMENTE RIMBORSARE IL MALCAPITATO.

In altre parole, se una persona ha acquistato biglietti, soggiorni, pacchetti vacanze o altri servizi ed e costretto ad “annullarli per cause di forza maggiore” ha DIRITTO ad essere ROMBORSATO. Siamo consci che questa è una grama soddisfazione ma è meglio di niente!!!

Ribadiamo il concetto che la cosa migliore sia comunque non ammalarsi.

“Il Virus fa il Virus” e purtroppo, volenti o nolenti siamo costretti a convivere con Lui.

Magari un poco più di attenzione e protezione in luoghi affollati potrebbe essere utile per evitare il contagio.

Bibliografia

  • https://www.iss.it/web/guest/comunicati-stampa/
  • Codice Civile
    Art 1256: “Estinzione obbligazione per impossibilità dovuta a causa non imputabile al debitore”
    Art 1463: “Risoluzione contratto per impossibilità sopravvenuta con obbligo restituzione da parte del fornitore di quanto ricevuto (caparra) secondo le norme relative alla ripetizione dell’indebito”

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